Da Ciampino a Roma Termini sulle rotaie della disabilità.
Daniele adora sedersi in stazione e restare a guardare il movimento ipnotico continuo dell’andirivieni di gente, come farebbe un grande esperto d’arte di fronte la Gioconda, osserva i minimi particolari: il tonfo improvviso dell’apertura porte ed eccole, nei suoi occhi si moltiplicano le immagini di persone che corrono con borse grandi, piccole, borsette chi senza bagagli, distratti e attenti su tacchi, sandali mescoli di profumi; lui resta assente, nessuno lo nota e continua a scrutare rumori del mondo che viaggia sui binari, parallelo e non distante dalla sua mente che riproduce l’infinito al ritmo del tintinnio delle rotaie.
È la mattina di ferragosto, fuori piove e decidiamo di “rompere gli schemi”, la nostra stazione non prevede arrivi così siamo costretti a iniziare l’avventura on the road sui binari dalla stazione di Ciampino. Biglietteria chiusa, personale assente e l’accesso disabili solo da un lato che ci permette di scendere nel sottopassaggio, da lì si procede a fortuna, ci sono sette binari con gli ascensori, non tutti funzionano, una roulette russa, chiamano dall’altoparlante “binario 6”, un foglio di carta con su scritto “ascensore guasto” prevedibile come un testo delle canzoni di Cher non ci demoralizza, io prendo Daniele, Cristian la sedia a rotelle, Manuel canticchia “Eh te pareva!” sollevamento pesi su tacchi, sudati e appiccicati come scoglio e cozza, arriva finalmente il treno. Dal finestrino si osserva Roma che apre in paesaggi pianeggianti piena di sole che padroneggia a scansare tempesta, i giochi di luci e ombre filtrano svelte nelle lunghe ciglia di Daniele che sembra non essere infastidito; Manuel tampina di domande il papà indicando qualsiasi cosa gli capiti davanti gli occhi, sono emozionati, fremono come due piccoli esploratori alla scoperta di antichità. Scendiamo e veniamo inghiottiti dal flusso frenetico che poco dopo rallenta, quasi avesse ricordato qualcosa all’improvviso e subito sgocciola attraverso i negozi aperti, un giorno come tanti di arrivi e partenze.