Viaggio sulle rotaie della disabilità: il planetario è una figata pazzesca!

Destinazione planetario!

Ma facciamo un passo indietro.
Ieri: sopralluogo.
Principalmente è un mio compito ma anche Manuel ultimamente mi aiuta nel sopralluogo, si tratta di prendere quante più informazioni possibili sulla destinazione, per preparare Daniele all’uscita, ed evitare o quantomeno contenere, crisi d’ansia. Quindi: accessibilità, acustica, spazi chiusi, cibo, luci, soprattutto le recensioni degli incazzosi, perché alcune persone nei loro racconti descrivono tutto minuziosamente, persino se ci sono puzze strane o odori particolari (voi non immaginate quanto può essere utile).

(Per lingua italiana premere 1, per informazioni premere 1)
Addetto: Pronto xxx xxx xxx (servizio info Comune di Roma)
Io: Eh si, Buongiorno! Senta io vorrei informazioni riguardo il planetario
Addetto: Dica!?
Io: Prima cosa vorrei sapere se è accessibile per disabili.
Addetto: Ma certo signora!
(Non lo date mai per scontato, mai!)
Io: Poi no, mi chiedevo se per lo spettacolo ci faranno indossare cuffie o auricolari o occhiali speciali?
Addetto: Che domanda?! Aspetti apro il sito…
(È scocciato ma lo capisco, così provo a dargli spiegazioni)
Io: Mio figlio è autistico e devo sapere in anticipo quante più cose possibili, visto che non ci sono foto o recensioni utili deve gentilmente aiutarmi… per favore… Se può…
(moooolto gentilmente, mooolto garbatamente, mooolto a disagio)
Addetto: Guardi io sto cercando ma qui non c’è scritto.
Io: Quanto è capiente la sala?
(Per avere un’idea della gente che potrebbe esserci)
Addetto: 15 persone circa
Io: E domani mattina sarà pieno?
Addetto: Non saprei per ora ci sono ancora posti.
Io: Ci saranno sedie o poltroncine?
(È sempre più scocciato ma continuo a capirlo benissimo)
Addetto: Una postazione normale
Io: Mi definisca normale in 10 parole perché non ho idea di cosa sia.
(L’ho detto veramente?!)
Addetto: Eh?
Io: Che?
Addetto: Cosa mi ha chiesto?
Io: No niente, ma lei c’è mai stato al planetario?
Addetto: No!
Io: Peccato.
Addetto: Che fa prenota?
Io: Eeeeeeeeeeeeeeeeeeehmmmmmm… Si, si, si!
Addetto: Quante persone?
Io: Due adulti e due bambini di cui uno disabile.
Il gran cazzone dell’addetto: Quindi sono €€€€ perché l’handicappato non paga.
(Mammt)

Ma noi non molliamo e seguiamo attentamente tutte le meravigliose iniziative del Museo di zoologia e prima di proseguire il racconto vi ricordiamo che:

Dal 2 gennaio 2019 il servizio di didattica e divulgazione dell’astronomia del Planetario di Roma prosegue presso il Museo Civico di Zoologia, che ospita le attività per il pubblico e il planetario mobile.
Rivolgendosi alle diverse fasce di visitatori (famiglie, bambini, studenti, adulti), la programmazione comprende quindi attività che si svolgono nel planetario mobile (proiezioni), presentazioni frontali e attività miste, in cui le proiezioni e la componente frontale si integrano a vicenda.
Promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale. Servizi museali di Zètema Progetto CulturaProiezione nel planetario mobile per le scuole, un percorso attraverso la storia delle osservazioni astronomiche, dagli antichi calendari ai potenti telescopi spaziali, fino alle conoscenze attuali sulla vita delle stelle, sulla natura dei pianeti e sull’espansione dell’universo.

Il Raccordo la domenica mattina è una vera passeggiata, complice un sole primaverile che ci teneva in auto rilassati con gli occhialoni da sole a guardare una lunga autostrada intervallata da auto e musica a basso volume, i ragazzi ancora un pò assonnati ci permettevano di parlare un della settimana passata. Arrivati per le 10.40 abbiamo tutto il tempo di parcheggiare e passeggiare lentamente per i vialoni del centro, ingresso ore 11.00 saliamo in biglietteria per poi scendere al piano -1 con l’ascensore a vetri che tanto piace a Daniele. Ci troviamo di fronte ad una porta in ferro chiusa, dopo poco viene aperta dall’astronomo che con un mega sorriso e buongiorno ci accoglie nell’aula arancio, sulla sinistra ci sono diversi tipi di telescopi con alcuni quadri appesi

rappresentanti le galassie e al centro un’igloo gonfiabile… Eravamo circa 13 persone, noi quattro, alcune boy scout, un’altra famigliola e, indovinate un pò? La proiezione è all’interno della Calotta!

Ammetto che non ce lo aspettavamo proprio e, passati i primi 5 secondi di panico varchiamo l’ingresso.
Una piccola postazione e delle poltroncine a semicerchio si intravedono appena, dato il buio; Manuel mi tiene forte la mano e Daniele in braccio al papà lo stringe al collo come una sciarpa stirata con troppo amido, così prendiamo posto e da lì in poi un crescendo di emozioni, un viaggio tra le intergalassie dello spazio aperto tra stelle e cosmo, dalla scoperta ai tempi nostri, è sembrato di assistere ad una lezione dell’astronomo Raj Koothrappali di big bang theory per riflettere poi su quanto siamo piccoli di fronte l’immensita’ dello spazio tempo, tanto che la morte al cospetto diventa nulla nel sentir parlare di miliardi di anni. I ragazzi affascinati dalle immagini proiettate sopra la nostra testa, Daniele gasato come una lattina di coca cola sbattuta sotto il sole, con gli occhi verso l’alto cercava ogni tanto di prendere una stella a volte muoveva le mani come se i pianeti emettessero suoni rotanti, una musica che ascoltava solo lui, 45 minuti pieni di emozioni.
Al termine è scattato anche un grande applauso solitario di Daniele che solo in tre occasioni batte le mani:
1) quando gli preparo gli spaghetti alla carbonara
2) quando il prete finisce messa
3) quando gli si chiede di batterle
Quindi un grande applauso anche da parte mia al museo di zoologia civica per la meravigliosa iniziativa e agli astronomi del planetario di Roma per tutto il lavoro svolto.
Da visitare assolutamente!

Alcune foto:

Pubblicato da Katiuscia Girolametti e le avventure della Morato's family

Trismamma🤸🤼guaritrice di bue 🩹 paladina della giustizia🏳️‍🌈 raccoglitrice di panni a terra👖🧣ogni tanto scrivo libri📖 e racconto la mia assurda realtà. Per portare la pagnotta 🥖 a casa 🏡 collaboro come brand ambassador e visual merchandiser per grandi aziende internazionali... Ma questa è una storia noiosa.

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